28.10.10

Dico anche io

Letto stamattina sul blog Keplero, il post completo si trova qui.

"C'è un universo in cui Huckleberry Finn è una persona reale, e fa le stesse cose che Mark Twain gli fa fare nel suo libro. Ci sono in realtà infiniti universi in cui un certo Huckleberry Finn fa ogni possibile variante di quello che Mark Twain avrebbe potuto attribuirgli. Quali che fossero le varianti, importanti o meno, che Mark Twain avesse voluto apportare nello scrivere il suo libro, esse sarebbero state comunque vere."
"Se l'universo fosse infinito, allora qualunque evento non vietato dalle leggi della fisica potrebbe avvenire prima o poi da qualche parte. Forse, al di là dell'orizzonte del nostro universo, sono esistiti o esisteranno davvero un Huckleberry Finn, o una Anna Karenina, o un signor Pickwick. È roba da diventarci matto, a pensarci. Poi, uno bravo potrebbe fare profonde riflessioni sul fatto che ogni storia inizia con la domanda "Cosa succederebbe se...?", e quindi ogni volta che leggete un libro o vedete un film state leggendo o vedendo una storia ambientata in un universo parallelo — cosa che, se non amate la fantascienza, potrebbe disturbarvi.
Ma qui ci piace lasciare le cose leggere, quindi mi limito a dire che la frase di sopra l'ho trovata in un libro che ho riletto da poco e che si chiama Assurdo universo (What mad universe). È del 1949, l'ha scritto Fredric Brown, ed è un po' il capostipite di tutti le fantasie moderne sugli universi paralleli."

7 comments:

  1. A primo acchitto ho pensato "Linda legge Fredric Brown???", poi mi sono reso conto che stai riportando una frase altrui.
    j_

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  2. Fino a un paio d'ore fa non l'avevo mai sentito nemmeno nominare. Tu hai letto qualcosa?

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  3. Svariati racconti, è uno dei maestri dell'"epoca d'oro" della fantascienza, cioè il periodo in cui la fantascienza, seppur letteratura "di genere", ha prodotto dei classici che (almeno per me) sono di spessore assoluto.

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  4. Bene, cercherò What mad universe.

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  5. Strano, zzzzzzzzignorina.
    Pensavo che nelle tue ricognizioni sul tenero Fruttero ti fossi imbattuta in quella bella antologia "Le meraviglie del possibile", ne parlava anche quel tipo in uno dei suoi podcast... Forse passo da Milano domattina: ti porto la vecchia copia che ho, vuoi?

    odra

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  6. P.S. a proposito: sono un po' distratto, lo sai.. Ma una targa di Huckleberry c'è?

    od

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  7. No, la bella antologia mi è sfiggita, nel podcast - almeno quello che ho sentito io - parlava di un altro libro mi pare e quello ce l'ho. Domattina a Milano? Certo che sì, però io ad un certo punto vado a Castellanza, ma sentiamoci che così ti rendo tutti i tuoi libri. La targa di Huckelberry non c'è ma è in programma e così anche quella della Karenina che vorrei portare nel luogo del soggiorno italiano.

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